Dott. Roberto Genovese - Psicologo e Psicoterapeuta | Iscritto all'Albo Nazionale Psicologi | Sez. A O.P.R.S. n° 5892 |

Dott. Roberto Genovese

Oltre la paura: il lato positivo dell'ansia

2024-09-12 21:47

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Oltre la paura: il lato positivo dell'ansia

In questo articolo parlerò dell'ansia come esperienza emotiva, non un sintomo da sopprimere o una malattia da curare ma di una particolare sfumatura dell'esper

Cos'è l'ansia? Se provate a fare una rapida ricerca su google troverete decine di definizioni dell'ansia, alcune di queste ne evidenziano soprattutto gli aspetti fisiologici, altre i correlati psicologici; altre ancora, a seconda della prospettiva teorica di riferimento vi forniranno una spiegazione sulle cause che la generano.


Il mio obiettivo è, invece quello di parlarvi dell'ansia come esperienza emotiva.


Non un sintomo da sopprimere o una malattia da curare ma di una particolare sfumatura dell'esperienza.




Certamente il vissuto dell'ansia può essere “doloroso”, talvolta al punto da compromettere la capacità di interagire con il mondo esterno: in questi casi l'ansia cessa di agire come un’esperienza “necessaria” e diventa insopportabile, un nemico da combattere o da reprimere farmacologicamente.




Per alcune persone l'ansia può assumere dimensioni acute e di grande intensità, come l’angoscia. Questo, ad esempio, è quello che accade durante un attacco di panico: il cuore batte all'impazzata, la vista si annebbia, le gambe tremano, si suda freddo, quella sensazione di fame d’aria... sono alcuni dei sintomi che il corpo invia alla nostra mente e che vengono decodificati come segnali di allarme: "forse sto per morire", "sto impazzendo", "ho un infarto”. Preoccupazioni che accentuano, in un circolo vizioso, il vissuto dell’ansia. Sono pochi minuti, ma sembrano interminabili. In casi come questo può essere comprensibile il bisogno di contenimento farmacologico.




Certamente l'ansia è un’emozione complessa e come tale va decodificata per ridurne la disfunzionalità. Ho ragione di credere che per trattare l’ansia come emozione soggettiva sia innanzitutto importante non considerarla un corpo estraneo.




Certamente, come nell’esempio sugli attacchi di panico che ho descritto, l'ansia può assumere un’intensità tale da diventare pervasiva e, in questi casi, può rendersi necessario un trattamento farmacologico. Questo però, da solo, non rappresenta la soluzione. Il sintomo è l’espressione di un disagio e anche se viene temporanemente soppresso, il malessere sottostante che lo ha innescato rimane.




In un rapporto dell'Osservatorio Nazionale sull'impiego dei Medicinali (OSMed) dell'AlFA (Agenzia Italiana del Farmaco) che illustra i dati di consumo e di spesa dei farmaci in Italia nel periodo 2015-2022 si evidenzia un trend di significativo aumento del consumo di benzodiazepine (ansiolitici ad effetto sedativo o ipnotico). Questo dato suggerisce sia un incremento del disagio da parte della popolazione, sia una tendenza a ricorrere agli psicofarmaci come unica strategia terapeutica. In altre parole molte persone preferiscono trattare il sintomo, piuttosto che cercare di comprendere le cause che lo hanno generato.




Da psicoterapeuta, sottolineo invece quanto sia importante considerare l'ansia come una complessa emozione da comprendere, piuttosto che un demone da combattere.


L’ansia, come sentimento, rappresenta il termometro del nostro rapporto con il mondo: presuppone una componente fisiologica, che attinge direttamente a esigenze di sopravvivenza (reazione di attacco-fuga) in situazioni di minaccia reale o percepita, e una componente cognitiva, che riguarda la capacità di anticipare gli eventi e di capire se il raggiungimento di un obiettivo può essere o meno un vantaggio per l’individuo. Secondo tale accezione, il sentimento dell’ansia costituisce un criterio importante per orientare le nostre decisioni e stabilire il nostro impegno nel raggiungimento degli obiettivi.




Parlare con qualcuno e condividere le proprie preoccupazioni può, quindi, essere utile a ridurre l’intensità disfunzionale dell’ansia. La psicoterapia, ad esempio, è efficace nel trattamento dei disturbi d’ansia. L'esperienza di sentirsi accolti da un professionista che garantisca uno spazio sicuro dove sentirsi liberi di esprimere liberamente i propri pensieri e le proprie emozioni, può contribuire in modo significativo a ridurre il disagio e a comprendere il valore emotivo dell’ansia come sentimento per usarla a proprio vantaggio.



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